Protezione antideflagrante in generale

Che cos'è un'esplosione?

Un'esplosione è una reazione chimica repentina di una sostanza combustibile entrata a contatto con l'ossigeno. Tale reazione chimica sprigiona una forte energia. Un'esplosione può avvenire solamente, quando si incontrano tre fattori: una sostanza combustibile, ossigeno (aria) e una fonte d'innesco.

Sostanze combustibili possono essere presenti sotto forma di gas, nebbia, vapori o polveri. Per la valutazione dei rischi è necessario prendere in considerazione parametri di sicurezza tecnica.

Per informazioni più approfondite consultare la brochure "Fondamenti della protezione antideflagrante“.

Protezione antideflagrante integrata

Il principio della protezione antideflagrante integrata stabilisce che tutte le misure per la protezione antideflagrante vengano adottate in un ordine specifico. Le misure protettive vengono differenziate in primarie, secondarie e terziarie (costruttive).

Le misure per la protezione antideflagrante primaria prevengono il generarsi di un'atmosfera esplosiva pericolosa, e consistono, tra l'altro, nel non utilizzo di sostanze combustibili (tecnologie sostitutive), l'inertizzazione (immissione di azoto, anidride carbonica, ecc.) e la limitazione della concentrazione tramite l'aerazione naturale o forzata.

Le misure per la protezione antideflagrante secondaria prevengono l'innesco di un'atmosfera esplosiva pericolosa. Il livello di sicurezza necessario per queste precauzioni dipende dall'eventuale potenziale di rischio del luogo di utilizzo.

Le misure per la protezione antideflagrante di terzo grado riducono gli effetti di un'esplosione fino a un livello di non pericolosità e includono: progetto costruttivo resistente alla pressione di esplosione o all'urto di pressione dell'esplosione, dispositivi di decompressione e dispositivi di compensazione della pressione, nonché dispositivi di soppressione delle esplosioni mediante sistemi di estinzione incendi.

Nella nostra brochure "Fondamenti della protezione antideflagrante" vi sono informazioni approfondite sull'argomento della protezione integrata antideflagrante e sulle relative misure.

Polvere: il rischio di esplosione sottovalutato

In numerosi rami industriali vengono lavorate polveri grossolane e/o fini oppure quest'ultime si formano dal processo di produzione. L'80% di tutte le polveri prodotte nell'industria sono combustibili e basta uno strato di polvere inferiore a 1 mm a provocare un'esplosione causata dalla risospensione della polvere e dal suo innesco.

Soprattutto l'industria alimentare, l'industria cartiera, l'industria della plastica, le attività di lavorazione del legno e le imprese farmaceutiche sono a rischio di esplosione da polveri. Viene confermato quanto asserito dalle assicurazioni contro i danni materiali, secondo le quali in Germania si verifica ogni giorno in media un'esplosione di polveri, di cui una ogni quattro è causata da polveri alimentari e polveri derivanti da alimenti per animali.

Esplosioni da polveri: premesse ed effetti

Come per i liquidi combustibili e le derivanti miscele di gas e aria che hanno origine da liquidi a rischio di esplosione, anche per le polveri combustibili occorre che vi siano determinati requisiti, affinché una miscela di polvere ed aria venga innescata da un'idonea fonte d'innesco e che ne scaturisca un'esplosione. Se manca uno dei tre fattori (polvere combustibile, aria o sorgente di accensione) non può verificarsi alcuna esplosione.

Ex Explosionsschutz Allgemein Grundlagen R. STAHL

Diversamente dalle esplosioni di gas, le esplosioni da polveri presentano un andamento diverso che, in determinate condizioni, può avere conseguenze molto gravi. Infatti, l'onda d'urto che ne consegue rimette in sospensione ulteriori strati di polvere che si innescano a loro volta. Questo processo si perpetua e, nei casi peggiori, dà vita a reazioni a catena in tutti i componenti dell'impianto oppure persino in un intero edificio fino ad arrivarne alla completa distruzione.

R. STAHL: il vostro partner per la protezione antideflagrante contro l'esplosione da polveri

La maggior parte delle aziende è abbastanza sensibilizzata per quanto concerne la protezione antideflagrante contro l'esplosione da gas, mentre spesso si riscontrano carenze informative in materia di protezione antideflagrante contro l'esplosione da polveri. Noi di R. STAHL diamo alla protezione contro l'esplosione da polveri la stessa importanza della protezione contro l'esplosione da gas. Vi aiutiamo a valutare il rischio dell'esplosione da polveri nei vostri impianti e ad adottare misure tecniche atte a ridurre al minimo tale rischio.

R. STAHL offre una gamma completa di prodotti certificati per l'impiego in aree soggette al rischio di esplosione da polveri ed elaborerà insieme a voi una soluzione specifica per pressoché qualsiasi tipo di applicazione. Grazie alla nostra vasta conoscenza tecnica potrete prevenire le esplosioni da polveri e proteggere i vostri collaboratori e i vostri impianti.

Informazioni più approfondite concernenti il fattore di rischio della polvere, quali parametri di sicurezza tecnica (ad es. granulometria, limiti di esplosione, minima energia di innesco, temperatura minima di innesco di uno strato di 5 mm), modi di protezione, fondamenti giuridici e misure idonee di protezione, vengono descritti nella nostra brochure "Fondamenti della protezione antideflagrante".

Sicurezza funzionale e protezione antideflagrante

I sistemi di automazione si fanno carico di un numero crescente di attività in processi pericolosi per l'uomo e l'ambiente. In caso di  guasto, tali sistemi intervengono nel processo e sono in grado di ridurre il rischio di una situazione pericolosa. La sicurezza funzionale di un impianto è garantita, quando ciascuna funzione di sicurezza viene eseguita in conformità alle specifiche. In questo contesto, l'unità di misura SIL (Safety Integrity Level) quantifica la riduzione del rischio di un sistema adibito alla sicurezza, suddividendola in quattro livelli differenti.

Norme rilevanti IEC 61508 e 61511

Da agosto 2002, la norma IEC/EN 61508 definisce in modo esaustivo i requisiti di sicurezza delle tecnologie di automazione e si rivolge soprattutto ai produttori di componenti di dispositivi di protezione. Lo standard IEC 61511 "Sicurezza funzionale - Sistemi strumentati di sicurezza per il settore dell'industria di processo" è stato definito per i gestori e i progettisti di dispositivi di protezione. Fornisce consigli e prescrizioni per la valutazione dei rischi di incidente degli impianti e assiste nella scelta di componenti adatti relativi alla sicurezza.

Il termine SIL

SIL è l'abbreviazione di "Safety Integrity Level" (livello di integrità funzionale) e definisce la misura delle prestazioni relative alla sicurezza oppure all'affidabilità di un dispositivo di comando elettrico o elettronico.

Prodotti e soluzioni per la sicurezza funzionale

La sicurezza funzionale è spesso applicata in stabilimenti con presenza di atmosfere potenzialmente esplosive. Pertanto, ai sensi della norma IEC/EN 61508, è necessario impiegare sistemi di protezione adeguati.

R. STAHL ha riconosciuto precocemente questa correlazione e dispone delle competenze necessarie in materia. Vi forniamo consulenza e vi assistiamo nella valutazione dei rischi, nell'applicazione di misure atte alla riduzione del rischio e nella valutazione della sicurezza funzionale del vostro impianto. In aggiunta ai componenti elettrici dotati di protezione antideflagrante, offriamo anche componenti e sistemi specifici per la sicurezza funzionale.