Ex Mobile nel sottore antideflagrante R. STAHL

Mobilità nell'area esposta a rischio di esplosione

MACCHINE DI DISPERSIONE INLINE SU PIÙ PIANI

La richiesta di un'importante azienda farmaceutica era quella di utilizzare una macchina portatile di dispersione inline su più piani di un edificio e in differenti luoghi di installazione con aree esposte a rischio di esplosione della zona 1. Il costruttore di macchine Ystral è riuscito a portare a termine questo compito egregiamente grazie all'aiuto di R. STAHL.

Ex Macchina di dispersione mobile in linea R. STAHL

Protezione antideflagrante

I requisiti di protezione antideflagrante dell'utilizzatore imponevano che l'intero impianto potesse essere fatto funzionare in un'area esposta a rischio di esplosione della zona 1, con un'atmosfera del gruppo di esplosione IIB e nella classe di temperatura T3. I componenti non elettrici dell'impianto soddisfano i requisiti della categoria di apparecchi 2 (zona 1) nel modo di protezione "sicurezza costruttiva c".

Per ottenere la soluzione ottimale per la protezione antideflagrante richiesta, R. STAHL ha riunito diversi concetti di protezione in un controllo. I dispositivi sotto tensione, quali il convertitore di frequenza, il dispositivo di protezione del motore, i contattori, i fusibili e i relè, così come il PLC del controllo macchina e gli isolatori dei circuiti elettrici a sicurezza intrinseca, sono montati in un armadio elettrico del modo di protezione pressurizzazione Ex p. L'interruttore elettrico è dotato di un'ulteriore custodia resistente alla pressione, poiché è sotto tensione anche quando la pressurizzazione non è attiva. Il terminale di comando e monitoraggio a sicurezza intrinseca e l'interruttore principale realizzato con tecnologia Ex d sono installati nello sportello dell'armadio elettrico.

Il volume dell'armadio elettrico e il progetto del sistema Ex p variano in base alle utenze installate nell'impianto di distribuzione e alle condizioni ambientali locali. Le norme da rispettare richiedono di effettuare le valutazioni del rischio e le analisi del rischio di innesco, sulla base delle quali vengono prese in esame e identificate le interazioni critiche attraverso la combinazione di diversi componenti dell'impianto.

Ex Protezione Scatole di controllo P R. STAHL

Controllo dell'impianto

Il concetto di controllo dell'impianto si basa sul requisito che la macchina mobile di dispersione inline possa funzionare sia localmente e in modo autonomo in qualsiasi luogo, sia in collegamento con il sistema di controllo del processo (DCS) in ben 64 postazioni di installazione diverse. In funzione di questa esigenza è stato predisposto anche il collegamento al sistema di controllo del processo già presente. Il controllo dell'impianto pronto all'uso è stato montato sul telaio di base dell'impianto e necessita di soli due cavi di collegamento. Oltre alla tensione di alimentazione è stato realizzato un collegamento Ethernet a sicurezza intrinseca e un secondo collegamento a innesto a sicurezza intrinseca con una codifica binaria a più poli per il riconoscimento dell'ubicazione. Per il riconoscimento dell'ubicazione, viene codificato il collegamento a innesto a più poli sulla relativa postazione di installazione tramite i contatti a ponte.

I dati di azionamento e funzionamento della macchina di dispersione inline di Ystral vengono inviati tramite profibus dal convertitore di frequenza 15kW a un PLC Siemens S7-300 e lì vengono elaborati. Tutti i dati di misurazione raccolti e gli ulteriori dati operativi dell'impianto vengono inoltrati tramite Ethernet al sistema di gestione del processo superiore. Ciò consente il monitoraggio e la documentazione del sistema di controllo.

Per il funzionamento dell'impianto locale e autonomo e la visualizzazione dei dati operativi è stato utilizzato un terminale di comando e monitoraggio di R. STAHL. Oltre al comando locale, il collegamento Ethernet consente di controllare l'impianto in ogni postazione prevista tramite i sistemi di controllo. In questo modo l'utilizzatore dell'impianto può vedere i dati di processo sul display testuale del terminale utente locale.

Conclusione

Con la realizzazione della macchina mobile di dispersione inline si è riusciti a soddisfare le diverse esigenze di protezione antideflagrante correlate ai procedimenti tecnici del lavoro da svolgere. Inoltre, sono stati soddisfatti egregiamente anche i requisiti tecnici e chimici posti dall'utilizzatore, garantendo al contempo il massimo della mobilità.